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Le 10 lingue antiche mai decifrate: Manoscritto Voynich

Molte le biblioteche che narrano di antichi testi ritrovati che potrebbero svelare chissà quali segreti riferiti alla storia dell'uomo, ad avvenimenti rimasti nascosti nelle pieghe del tempo e dello spazio, a culture ormai scomparse e a verità e conoscenze perse nel secoli se non addirittura nei millenni. Affascinante argomento che stimola la fantasia e la curiosità di chiunque. Dieci sono gli esempi più lampanti di questa verità. Dieci antichi volumi potrebbero infatti contenere la chiave per comprendere civiltà scomparse e magari sconosciute. Testi che contengono lingue morte e, per ora, del tutto indecifrabili, che potrebbero spiegare segreti spirituali o raccontare di una normale serie di attività di ogni giorno, o citare pensieri astratti, idee personali o estremamente concreti. Tutto o il contrario di tutto. Molte delle lingue morte in cui sono scritti, probabilmente non saranno mai decifrate, ma in tutti i casi rappresentano testimonianze criptiche dell’enorme complessità dell’uomo che ha abitato il nostro pianeta e della nostra storia, conosciuta e/o sconosciuta.

5° Manoscritto Voynich

Manoscritto Voynich

E veniamo ad uno dei testi più universalmente noti, che è impossibile escludere da questa lista dei più misteriosi libri della Storia. Gli studiosi sono divisi nel valutarlo e mentre alcuni parlano del libro come della prova tangibile di una civiltà perduta, altri lo considerano alla stregua di una beffa ben architettata. Questo manoscritto al momento ancora decriptato, risale al XV secolo anche se è stato trovato all’inizio del ventesimo secolo da Wilfrid M. Voynich. Qualsiasi sia la storia di questo testo, esso risulta molto convincente, perché realizzato con la massima eleganza e basato su schemi che si ritrovano nelle lingue naturali.
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